Hana wa sakuragi, hito wa bushi
è un antico detto giapponese che significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".
Il fiore di ciliegio, infatti, raggiunge rapidamente il massimo del suo splendore, ma allo stesso tempo è molto delicato e basta poco perché esso si stacchi dal ramo e cada a terra. Per queste sue caratteristiche venne associato alla figura del guerriero: capace di gesta incredibili eppure sempre conscio che la vita è appesa a un filo e può finire in un attimo.
Proprio da questo proverbio vogliamo partire, per una riflessione sulla figura del guerriero di ieri e di oggi.
Il guerriero giapponese veniva definito Samurai cioé "servitore"; era un uomo che metteva la sua vita al servizio del suo signore e del suo villaggio, scegliendo di ricoprire l'ingrato e difficile ruolo di colui che protegge la comunità.
Uso il termine "ingrato" per sottolineare come essere un guerriero sia un compito estremamente difficile:
chi sceglie di dedicare la propria vita a proteggere gli altri spesso viene visto con timore
dalla maggioranza della popolazione "pacifica", che mal sopporta la vista di un uomo (o di una donna) pronto al combattimento.
La maggioranza della popolazione è pronta a tributare grandi onori a sportivi ed attori, ma quando si trova davanti un guerriero lo guarda con timore o diffidenza o addirittura lo allontana come un individuo pericoloso.
Eppure il guerriero è lì per loro: per difendere tutti coloro che non sarebbero in grado di difendersi da soli.
Nel mondo antico il Samurai ogni giorno si preparava al conflitto, affinando le proprie
capacità per essere il migliore protettore della società, non concedendosi mai un minuto di riposo ed essendo costantemente cosciente
che quello sarebbe potuto essere l'ultimo giorno della sua vita.
In un mondo di pecore e lupi, dove le pecore sono gli individui pacifici e produttivi della società ed i lupi sono aggressori famelici pronti a divorare ogni cosa,
il Samurai era un lupo che aveva scelto di proteggere le pecore.
Perché il lupo può scegliere: può scegliere di aggredire o di difendere; se nel vostro animo si agita un lupo, sappiate che anche voi potete scegliere.
Nelle ultime settimane i nostri Guerrieri Digitali si sono addestrati a identificare rapidamente un contatto sospetto: lo hanno fatto con un esercizio pensato
appositamente per alzare gradualmente il loro livello di stress, in modo da prepararli a ciò che potrebbe avvenire nella realtà.
Non lo hanno fatto per imparare a difendersi, ma per essere pronti quando qualcuno chiederà
loro aiuto ed essi si troveranno da un lato a dover eseguire complesse ricerche online documentando ogni passaggio in modo che le forze dell'ordine possano verificare ciò
che hanno trovato, dall'altro a gestire l'ansia e lo stress di chi si è rivolto a loro, perché probabilmente sarà spaventato ed agitato.
Quando diciamo che con lo Zanshin Tech stiamo preparando giovani Guerrieri Digitali qualche volta troviamo persone che ci guardano storto: la domanda più comune in questo caso è
"ma così non si rischia di creare bulli migliori?".
Se lo Zanshin Tech fosse un corso di informatica il rischio ci sarebbe, eccome, ma essendo un'arte marziale ed un percorso di crescita personale questi ragazzi vengono naturalmente
educati a seguire un codice d'onore antico e profondo e solo dopo molte lezioni iniziano ad apprendere la prima tra le tecniche più "delicate".
Questi ragazzi hanno scelto, hanno scelto di proteggere i loro amici, i loro familiari, hanno scelto di seguire la via del guerriero e di prepararsi al conflitto sapendo che il più grande dono che possano ricevere è un giorno in più in cui non sia necessario utilizzare ciò che hanno imparato.
Come il Samurai contemplava i fiori di ciliegio conscio della caducità della vita e saldo nel suo giuramento di proteggere gli altri, i nostri Guerrieri Digitali
si allenano sapendo che un giorno potrebbero essere chiamati a difendere i loro cari: sanno che non sarà un compito facile e che probabilmente avranno a che fare
con situazioni di grande sofferenza, eppure vanno avanti.
Fiori di ciliegio in un mondo digitale.