La frase che presentiamo questo mese è una delle più utilizzate, sia nello Zen che nelle arti marziali.
In entrambe le discipline, infatti, è necessario arrivare ad unificare gli opposti: lo Yin (la calma) e lo Yang (l'attività).
Nella calma deve esserci attività.
Osservate un maestro seduto in ginocchio nella pozione del seiza: non si muove, non flette un muscolo, eppure è attento ad ogni cosa; si erge nel dojo come una montagna
anche se si tratta di un gracile vecchietto con anni di pratica sulle spalle.
Un guerriero che attende l'attacco del suo avversario si trova nel medesimo stato: fermo, in attesa, ma vigile e pieno di energia potenziale, pronta a manifestarsi qualora
l'aggressore si muova verso di lui.
Nella attività deve esserci calma:
Il maestro che riceve l'attacco si muove rapidamente, con precisione ed efficacia, ma se fate attenzione noterete che il suo viso è imperturbabile e la sua mente assolutamente immobile; in tal modo
egli porta l'aggressore a terra, mantenendo il proprio equilibrio e divenendo così il fulcro inamovibile dell'aggressione stessa.
L'abile spadaccino attende il momento giusto e poi, con un singolo colpo, abbatte l'avversario, utilizzando la fermezza della sua mente per dirigere con precisione la lama.
Yin e yang, calma ed attività, non sono due opposti, ma due parti di una stessa figura, due metà dello stesso fenomeno, e dovrebbero essere sempre ben bilanciati.
Nel mondo occidentale moderno, purtroppo, si tende ad associare la calma alla calma e l'attività all'attività: vediamo spesso attorno a noi persone che si affannano dietro a mille impegni, mille preoccupazioni, e, come se non bastasse, allo stesso tempo si lamentano della loro situazione, affermando di voler essere altrove, parlano costantemente di altre cose che dovranno fare nell'immediato futuro, hanno, insomma, una mente per nulla in equilibrio: mente yang in corpo yang.
Vivere in questo modo porta allo stress, all'ipertensione e ad esaurire rapidamente le proprie energie, per questo motivo queste stesse persone, nei momenti di calma, crollano letteralmente
sul divano o nel letto, incapaci di alzarsi per interi week-end o desiderosi solo di spegnere il cervello ed il corpo dietro a qualche programma televisivo o, idealmente, sdraiati al sole
in qualche paradiso tropicale.
Tutti noi abbiamo provato la sensazione di essere senza energie e il desiderio di passare un intero fine settimana a "recuperarle" non facendo niente: ma quanti di noi possono dire che questo
sistema abbia effettivamente funzionato?
Essere completamente yin, sia dentro che fuori, non ricarica le energie, ma le consuma, proprio come essere completamente yang.
...e al lunedì si ricomincia: già stanchi e desiderosi che arrivino presto le ferie, per collassare nuovamente nel nulla.
Anche nel combattimento abbiamo diversi esempi di questo circolo vizioso: pensate a tutti i film in cui il classico soldato americano si scaglia all'attacco urlando disperato, perdendo completamente il lume della ragione e scaricando tutto il caricatore contro "i cattivi". Nel mondo reale questo tipo di comportamento era utilizzato dai guerrieri scandinavi noti come "Berserkir". Puntualmente chi veniva preso da questa furia guerriera, crollava poi in uno stato di semi-incoscienza, che poteva durare anche molti giorni.
Chi pratica la Via ricerca l'equilibrio e non può certo accettare di vivere in questo modo. Ecco perché cerchiamo in ogni momento di mantenere l'attività anche nella calma e la calma nella attività.
Ogni volta che vi sedete, vi fermate, vi riposate, l'energia all'interno del vostro corpo deve essere in movimento, la mente dev'essere sveglia e vigile,
il respiro deve pervadere ogni angolo del vostro corpo. Dovete sentire l'attività che scorre nelle vostre vene, nei muscoli, nei nervi, pur mantenendo uno stato rilassato, senza tensioni
muscolari.
Nel momento in cui è necessario muoversi, dovete ribaltare questo equilibrio: portate l'energia interiore all'esterno, divenendo yang, mentre mantenete la vostra mente come un perno
immobile, yin, attorno al quale ogni cosa ruota e si muove.
La stessa tecnica, eseguita mantenendo una mente ferma, risulta mille volte più efficace.
Alcuni potrebbero pensare che nello Zanshin Tech questa regola non valga, che non ci sia movimento: dopotutto stiamo seduti davanti al computer o col cellulare in mano.
In realtà non è così: anche nella nostra arte occorre mantenere la calma nell'attività e l'attività nella calma.
Se siete in pace, sereni, senza nessuno che vi stia attaccando, dovreste mantenere comunque un certo grado di vigilanza: non cedere alla tentazione di "abbandonarvi" completamente ai vostri social
o di sottovalutare ciò che vi sta attorno. Dovreste essere come il maestro seduto in seiza: vigile e attento.
Nel momento in cui qualcuno provasse ad attaccarvi, dovreste muovervi con efficacia e rapidità, utilizzando tutte le tecniche che conoscete, mantenendo però una mente immobile e calma, non
facendovi toccare dalle parole e dall'aggressività dell'altro.
I più esperti nella nostra arte potranno ritrovare questi due stati anche nell'OSINT; quando ci sediamo davanti allo schermo e ci prepariamo per una sessione di indagini online, siamo in uno
stato di serena concentrazione: ancora non abbiamo iniziato, tutto è tranquillo, eppure possiamo sentire le nostre energie in movimento, la nostra determinazione che cresce, la nostra mente
che si prepara a percorre i diecimila sentieri del mondo digitale.
Una volta iniziato l'OSINT, le nostre dita corrono veloci sulla tastiera, i led della presa di rete lampeggiano all'impazzata, centinaia di informazioni scorrono davanti ai nostri occhi
e noi le cogliamo, le cataloghiamo, le ordiniamo, tutto ciò mentre la nostra mente resta calma ed immobile, senza ansie e senza pensieri, potentemente radicata nel qui e ora.
In questo modo siamo incredibilmente efficaci nel cogliere ogni informazione. Immobili nel movimento.
Chiunque voglia accostarsi seriamente alle arti marziali, dovrebbe provare a mantenere la calma nel movimento ed il movimento nella calma, in ogni momento della sua giornata.
"[...] in tal modo potrete vedere direttamente nell'essenza delle cose.
Mentre passeranno i mesi e gli anni si succederanno agli anni, vi sembrerà di vedere una luce apparire da sola nell'oscurità.
Conquisterete la saggezza senza l'aiuto di un maestro e scoprirete in voi la misteriosa abilità che non avete mai cercato.
E sarà precisamente in questo momento che, senza allontanarvi dalla normalità tuttavia la trascenderete."
Takuan Soho, "Annali della spada di Tai'a