In questi giorni leggiamo sui giornali di un istruttore di karate che avrebbe abusato di alcune sue giovani allieve.
Tralascio ogni giudizio sulla questione: il processo non c'è ancora stato e anche se la sentenza fosse già stata pronunciata, cosa ci sarebbe da aggiungere?
Voglio invece sottolineare come nello Zanshin Tech questo tipo di situazioni sia già stato previsto: la nostra quarta regola è posta proprio a salvaguardia di maestri e allievi.
Ricordo bene il giorno in cui scrissi le regole; non fu un lavoro tropo lungo: vennero fuori in maniera naturale, una dopo l'altra.
Dopo aver scritto la terza regola, mi resi conto che c'era il rischio che lo Zanshin Tech divenisse un sistema per adescare ragazzini o ragazzine, attirandoli con il pretesto di discutere di questioni riservate e delicate e imponendo loro il silenzio su ciò che accadeva dentro le mura del dojo.
Scrissi allora la quarta regola, facendo poi tutti i calcoli necessari per verificare che fosse il più possibile equilibrata senza divenire impossibile da applicare.
Nello Zanshin Tech non si può fare lezione se non sono presenti almeno due maestri e tre allievi; ciò evita che un allievo si trovi da solo con uno o due maestri, ma anche che un maestro resti solo con un paio di allievi e si veda poi accusare di qualcosa di mai accaduto. Anche quando alcune persone si trovano nella situazione di valere doppio (sono cioè contemporaneamente maestri dei loro compagni più inesperti e allievi di quelli più avanzati) il numero di persone all'interno del dojo non scende comunque sotto i 4 elementi, arricchendosi, in quel caso, di età differenti, cosa che aiuta ad evitare strane "alleanze" deviate.
Questa regola da sola non garantisce al 100% che casi del genere non si possano verificare, ma costituisce un forte ostacolo, reso ancora più invalicabile dal fatto di essere esplicitamente parte delle cinque regole fondamentali.
Nel corso degli anni alcune persone mi hanno chiesto perché, tra le cinque regole del nostro codice morale, ce ne sia una che è prettamente organizzativa; eppure la quarta regola non è semplicemente organizzativa: essa fa parte integrante del codice d'onore e sottolinea quella serietà e quella correttezza che devono avere i maestri verso gli allievi e gli allievi verso i maestri.
Le regole sono ripetute ad ogni lezione e tutti i guerrieri digitali sanno che chi non le rispetta, non fa Zanshin Tech: un maestro che contravvenisse alla quarta regola, magari avvicinandosi gradualmente ad una situazione che gli permettesse di instaurare un qualche tipo di situazione sconveniente, dovrebbe essere abbandonato dai suoi allievi senza il minimo indugio, perché dimostrerebbe di non appartenere alla nostra scuola.
Anche se le nostre basi sono saldamente stabilite nella tradizione, lo Zanshin Tech è una disciplina moderna, nata nel 2014, e come tale prevede già alcuni meccanismi a tutela di tutti i praticanti.
Entrate nel dojo con serenità e rispetto, praticate con sincerità e dedizione, muovetevi nei due mondi con correttezza e sicurezza in voi stessi.